BEKËTH NEXËHMÜ “De fornas likgaldrar (Forna nordiska besvärjelser omfamnat i tre kapitel)”

Una sorta di ascolto infinito. “De fornas likgaldrar (Forna nordiska besvärjelser omfamnat i tre kapitel)” è proprio così, lungo come il suo titolo chilometrico ed adattissimo alla sensazione di avere tra le mani un album idealmente senza fine, sfumato da una tracciona ambient fatta di rumorini o goccioline la cui durata potrebbe essere doppia, tripla o quadrupla senza cambiare gli equilibri di nulla. Se dovessi usare un aggettivo neutro, direi che questo Swartadauþuz, così, è consueto, volendolo elogiale, rassicurante, ma per smontarlo utilizzerei stancante.

Diciamo che per tracciare il profilo di “De fornas likgaldrar” basta definirlo il solito, classico Black Metal del nostro svedese fatto di fughe tempestose, attimi di sospensione ed atmosfera coerente dall’inizio alla fine nella quale non c’è nulla fuori posto, cioè le solite assodate caratteristiche di un viaggio da scegliere così com’è, per spaziare tra neve, vento, oscurità misteriose ed anfratti umidi disegnati con questo stile e queste caratteristiche. Songwriting, produzione ed altri aspetti, con Bekëth Nexëhmü sono da tempo realtivi avendo ormai un minimo sindacale assodato. Durata, stile, impressioni personali, contano come no, per cui non penso abbia nemmeno senso mettersi a fare analisi che spacchino il capello in quattro.

Se le mie parole possono sembrare sgonfie e superficiali, vi confermo che in parte è così, in quanto con “De evigas gravrit” ho sentito vibrazioni meno intense rispetto al solito, seppur positive, guidate in gran parte dalla mia scelta quasi ideologica di vivere queste atmosfere in questo modo, anche se la sensazione di assuefazione vi si insinuava annebbiando il consueto corollario di accelerazioni lunghissime ed ipnotiche, che sono parte di un linguaggio espressivo malinconico, melodico, violento e con un importante tocco alla Burzum particolarmente presente in “De fornas likgaldrar“. Lo sapete quanto me, che mentre scrivo è già pronto il seguente “De evigas gravrit” del quale non mancherò di farmi un’opinione, ma pur adorando questo musicista mi domando quanti potranno essere ancora i dischi Bekëth Nexëhmü prima che il giocattolo mi si rompa in mano, e lo dice uno che non ha nemmeno ascoltato tutti i suoi demo, cosa molto difficile peraltro.

Vedremo, intanto girano i nuovi full di Greve (l’esordio qui) e Trolldom, giusto per non rischiare di perdere i contatti con l’inarrestabile Swartadauþuz…

Classificazione: 3.5 su 5.

Purity Through Fire / anno 2021 / tracce 8 / durata 02:09:03
Disc 1 – Kapitel I – Själslig urvilja / Det isande kallet / Nordens vidder / Vinterlandskapets klangor del.I / Urtidens kall.
Disc 2 – Kapitel II Det förgångna dunklet / En förglömd ursjäl / Vinterlandskapets klangor del.II.