WHOREDOM RIFE “Winds of Wrath”

Dopo aver detto peste e corna dei Whoredome Rife è giusto io torni sui miei passi col capo cosparso di cenere, perchè “Winds of Wrath” ha smosso le mie budella e posso, anzi, devo dirlo con l’enfasi della soddisfazione inaspettata che provi quando tenti qualcosa senza fare previsioni, trovandoti completamente coinvolto. Zero aspettative, massima goduria. La situazione migliore.

E la cosa bella è il sentire in ogni ascolto anche un pò dell’aria alla Keep of Khalessin della prima ora, appoggiata all’efficacia musicale altissima di brani giusti in ogni loro aspetto, misurati con il bilancino di precisione dando l’impressione del prodotto stampato ad hoc per fare contenti tutti con i suoi rimandi ad epoche oscure e sensazioni classicissime, anche un pò svedesi, che poi sono alla base di quel sapore unico del Black Metal anni ’90 quando ha un tocco d’astmofera. Per questi basilari motivi considero il terzo full dei nostri navigati musichieri una bella sorpresa, intriso com’è di melodicità malvagia, in parte maestosa, creativamente vivo, illuminato da accellerazioni e momenti meno veloci molto belli da ascoltare anche grazie ad una produzione che definirei performante, quindi potenzialmente un pò leccata secondo determinati canoni oltranzisti ma azzeccatissima per accompagnarsi allo sfilare di brani senza vuoti, antichi ed a tratti anche battaglieri.

Io, dove metto questo album? Tra i dischi perfettini o quelli semplicemente fatti bene? Scelgo la seconda cateoria, nella quale finiscono certi album contemporanei potenti e debitori del solito, glorioso passato senza paura di sputtanarsi pur suonando decisamente bene. E giusto per ripetermi: zero aspettative, massima goduria. La situazione migliore.

Classificazione: 4 su 5.

Terratur Possessions / anno 2021 / tracce 06 / durata 44:18
Curse of the Moon / A Thousand Graves Endured / Gospel of Hate / Hav av Sykdoms Blod / Winds of Wrath / Einride.